
aver subito carta bianca per riunirsi a Gropius, ma questo non accadrà prima del 1915 perché nel frattempo nuovi amori entreranno nella vita di Alma. Si tratterà di un compositore prima, di un biologo
poi e infine di un nuovo pittore, Oscar Kokoschka.
E nuovamente sarà proprio Carl Moll a fare da galeotto perché commissionerà a Kokoschka un ritratto. Qui la lista da capogiro degli amanti deve trovare una sua sosta. Perché nell'amore di Oscar per Alma si cela probabilmente il germe della follia come in nessun'altra delle storie sin qui raccontate.
La passione tra i due sarà bruciante, e questo non è insolito, ma quando terminerà lascerà il selvaggio Kokoschka fuori di sè. Il pittore, geloso, (celebre il suo odio verso il defunto Mahler, sfociato nella distruzione della maschera funebre del compositore), furioso, furibondo non potrà accettare di perdere Alma e da artista qual è farà ciò che gli riesce meglio: cercherà di dar corpo con l'arte al suo desiderio. Creerà così, con l'aiuto di Hermine Moos, una bambola che entrerà nella storia e che riprodurrà nella sua mente e nel suo quotidiano la presenza di Alma. La bambola mangerà a tavola con lui, dormirà con lui, andrà in carrozza e a teatro con lui, parlerà con lui. Amici e compagni ne rimarranno stupefatti, allora come oggi. Anche Michele Mari nel suo Tutto il ferro della torre Eiffel e persino Camilleri nel suo La creatura del desiderio hanno dedicato spazio a questa Alma in pezza divenuta leggenda. Che ricorda tanto tutti gli studi sui fantocci, i simulacri e i feticci che sono spesso all'origine dell'arte antica.
Ma torniamo ad Alma. Quella in carne ed ossa.
Dopo l'intensa relazione con Kokoschka, nel 1915 Alma sposa dunque Walter Gropius che di lì a breve darà vita al Bahaus. Da lui ha un'altra figlia che morirà di poliomelite a 18 anni. Alma rimarrà nuovamente incinta, questa volta -forse- di un nuovo amante, lo scrittore Franz Werfel che diventerà famoso soprattutto per I quaranta giorni del Mussa Dagh (sullo sterminio degli armeni da parte dei turchi) e Una scrittura femminile color azzurro pallido (un libro dove passione e regole ferree della società si intrecciano con grazia devastante). Anche in questo caso però il bimbo morirà presto, ancora in fasce a soli 10 mesi. Nel frattempo, a causa di une telefonata, Gropius avrà la certezza dell'infedeltà recidiva della moglie.
Preferirà così divorziare e separarsi definitivamente da quella che è stata la donna più importante della sua vita. Quando nel 1929 si risposa, Alma è dunque al suo terzo matrimonio. Con Franz, che è stato un amico intimo di Kafka, morto solo pochi anni prima, Alma è felice sino al 1938 quando l'avvento del nazismo li costringe alla fuga (come Mahler anche Werfel è infatti ebreo). I due si rifugiano in Francia e sostano a Lourdes, dove Werfel si avvicina al cattolicesimo e approfondisce le vicende di Bernadette (di questo dà un buono spaccato narrativo Dan Frank in Mezzanotte a Parigi). Quando sono a Marsiglia, dopo peripezie e respingimenti, fughe e richieste di aiuto, arriva finalmente la salvezza e ha un nome e un volto: Varian Fry, giornalista americano. E' stato incaricato dall'Emergency Rescue Committee di aiutare 200 intellettuali perseguitati dai nazisti a raggiungere gli Stati Uniti (ne salverà ben 2.000 tra cui Hannah Arendt, Marc Chagall, Jean Arp, André Breton, Duchamp, Max Ernst, Feuchtwanger, Levi Strauss, Arthur Koestler, Victor Serge). Sostengono Fry personaggi come Albert Einstein, Thomas Mann e sua figlia Erika, Hermann Broch, la first lady Eleonor Roosevelt. Grazie all'aiuto di Fry, i Werfel attraversano il confine, percorrono Spagna e Portogallo. Approdano infine in USA. Sarà qui che Alma vivrà anche dopo la morte di Werfel, avvenuta con il chiudersi della guerra, nel 1945. Proprio in quello stesso anno finisce in qualche modo anche la vita avventurosa e irrefrenabile di Alma. Che a quel punto si ferma e inizia a scrivere la sua incredibile e corposa biografia. Solo allora probabilmente si renderà di conto di quanto la sua storia sia stata intrecciata con quelle di un'Europa in movimento perenne e in perenne conflitto. Dentro e fuori. Come in una delle drammatiche tele di Kokoschka, La sposa nel vento. E quando si fermerà a raccontare, la vita di Alma si trasformerà in leggenda.