Forse a conti fatti l’autunno e’ la mia stagione d’elezione. Soprattutto quando si avvicina dicembre, i colori si fanno intensi e belli, le luci son tutte diverse e si inizia a pasteggiare con caldarroste brucianti e vin brûlé arroventato. A dirla tutta mi sa che per me l’autunno è il preludio del Natale ma senza il caos (pur irrinunciabile) che lo accompagna. E allora la festa di Natale prima di Natale di Rossana Orlandi e’ una serata deliziosa, senza ansie e anzi posata e pacatissima che fa stare proprio bene. E poi vedere lì la divina che proprio come noialtri sistema piatti e posiziona porta rifiuti nei punti giusti all’inizio dell’evento, vederla che si preoccupa non di dettagli teorici ma di cose estremamente pratiche eppero’ fondamentali, mi fa piacere ancora di più questa signora speciale dagli occhiali grandi e lo spirito della scopritrice indomita. Rossana una di noi!
giovedì 21 novembre 2024
Autunno, stagione d'elezione
Forse a conti fatti l’autunno e’ la mia stagione d’elezione. Soprattutto quando si avvicina dicembre, i colori si fanno intensi e belli, le luci son tutte diverse e si inizia a pasteggiare con caldarroste brucianti e vin brûlé arroventato. A dirla tutta mi sa che per me l’autunno è il preludio del Natale ma senza il caos (pur irrinunciabile) che lo accompagna. E allora la festa di Natale prima di Natale di Rossana Orlandi e’ una serata deliziosa, senza ansie e anzi posata e pacatissima che fa stare proprio bene. E poi vedere lì la divina che proprio come noialtri sistema piatti e posiziona porta rifiuti nei punti giusti all’inizio dell’evento, vederla che si preoccupa non di dettagli teorici ma di cose estremamente pratiche eppero’ fondamentali, mi fa piacere ancora di più questa signora speciale dagli occhiali grandi e lo spirito della scopritrice indomita. Rossana una di noi!
lunedì 18 novembre 2024
Dubuffet e gli altri
La mostra di Dubuffet è come la biblioteca di Warburg. Ci vai e scopri che il libro di cui ti innamori e’ proprio accanto a quello che andavi cercando. Così, qui in mostra, ti innamori un bel po’ di volte di ciò che non pensavi di trovare. La prima volta di Aloise Corbaz, reclusa per la maggior parte della sua vita in ospedale psichiatrico. Colorata, eccessiva, graffitica, ha una storia d’amore (immaginaria, ci dicono, ma vai a sapere) con Guglielmo II. Poi c’è il barba che pare un Santo e infatti è Giovanni Battista Podestà, afflitto e sostenuto da una bruciante fede cattolica che tutto contagia e salva. Poco più in là il nuovo amore e’ Marie Bouttier, che in trance disegna creature di foglie e insetti, pesci, larve e segni. E di Madge Gill che parla coi morti (arte delle arti) e di tutti gli altri che qui intorno saltellano, compaiono, scompaiono.