mercoledì 17 febbraio 2010

Il Nuovo Libro di Jonathan Safran Foer


Jonathan Safran Foer, da piccolo, trascorreva il sabato e la domenica con sua nonna. Quando arrivava, lei lo sollevava per aria stringendolo in un forte abbraccio, e lo stesso faceva quando andava via. Ma non era solo affetto, il suo: dietro c’era la preoccupazione costante di sapere che il nipote avesse mangiato a sufficienza. La preoccupazione di chi è quasi morto di fame durante la guerra, ma è stato capace di rifiutare della carne di maiale che l’avrebbe tenuto in vita, perché non era cibo kosher, perché «se niente importa, non c’è niente da salvare». Il cibo per lei non è solo cibo, è «terrore, dignità, gratitudine, vendetta, gioia, umiliazione, religione, storia e, ovviamente, amore».
Una volta diventato padre, Foer ripensa a questo insegnamento e inizia a interrogarsi su cosa sia la carne, perché nutrire suo figlio non è come nutrire se stesso, è più importante. Questo libro è il frutto di un’indagine durata quasi tre anni che l’ha portato negli allevamenti intensivi, visitati anche nel cuore della notte, che l’ha spinto a raccontare le violenze sugli animali e i venefici trattamenti a base di farmaci che devono subire, a descrivere come vengono uccisi per diventare il nostro cibo quotidiano.

I GIUDIZI
"Gli orrori quotidiani dell'allevamento intensivo sono raccontati in modo così vivido... che chiunque, dopo aver letto il libro di Foer, continuasse a consumare i prodotti industriali dovrebbe essere senza cuore o senza raziocinio."
J.M. Coetzee
"L'appello di Foer per un vegetarianismo di tipo etico è molto coinvolgente... Una solida e sconfortante indagine, con una forza di persuasione che scuoterà tutti coloro che mangiano carne."
Kirkus Reviews

mercoledì 3 febbraio 2010

L'Aurora, il mio ristorante preferito a NY

Oggi vi parlo dell'Aurora.

Non in senso poetico astronomico eh. Ma dell'Aurora come ristorante. IL Ristorante. Il mio ristorante preferito a NY. Ci sono da fare alcune considerazioni:

1) L'Aurora è un ristorante italiano ma con quel tocco newyorkese che fa la differenza
2) L'Aurora è a Soho, anche se adesso ha aperto una sede anche nella bellissima Brooklyn (dove abita Safran Foer)
3) All'Aurora ho cenato più e più volte con un architetto e designer come ce ne sono pochi al mondo (che guarda caso è il mio compagno di vita :)

Ora non posso che invitarvi a provarlo. Un ristorante così non si può spiegare. Vi basti sapere che il menù cambia ogni giorno, che sul tavolo troverete una candela in un sacchettino di carta tipo quella dove avvolgono il pane, che i dolci sono tra le cose più belle e buone che io abbia mai assaporato al mondo.

Per saperne di più curiosate qui www.auroraristorante.com