lunedì 28 settembre 2009

JENNY WIEGMANN MUCCHI. Prima Puntata

Jenny è un’artista che colpisce tutti. Scultrice eccellente, tedesca per nascita e formazione, Jenny conosce l’Italia nel 1924. Arriva nella penisola assieme al primo marito Berthold Müller-Oerlinghausen, anche lui scultore, ma di minor vigore, di minor inventiva. Dell’Italia la giovane, che non ha nemmeno trent’anni, ama davvero tutto: adora il calore della gente, ammira -da scalatrice in erba- le montagne innevate e le dolci colline. Ma ancora di più resta colpita e affiscinata dalle ricchezze nascoste delle chiese, dalle rovine all’aria aperta di Roma, dalle sculture classiche, dai mosaici di sapore bizantino. Jenny, che ha studiato in Accademia, cerca adesso nuove vie espressive.
E’ in questo frangente che conosce Gabriele, in un affollato ristorantino romano di via Frattini: non trovando tavoli liberi, infatti, Mucchi domanda a una coppia di tedeschi di potersi sedere accanto a loro. I tre cominciano così a raccontarsi di fronte a un bel piatto di capellini al brodo. Il giovane ingegnere ha sbagliato pensando di trovarsi di fronte a due fratelli. E’ vero: più che intimi i Müller appaiono colleghi, amici, compagni di lavoro. Ma sono anche due sposi, artisti per giunta, arrivati in Italia per la mostra missionaria che il Vaticano ha voluto di allestire per quell’anno Santo. La statua che stanno realizzando -un mastodontico Gregorio Magno che Gabriele potrà poi vedere- mostra con forza l’influenza che quei modelli paleocristiani di cui Roma è ricca hanno esercitato sui due tedeschi e sulla giovane donna in particolare.
Siamo qui agli esordi di un carriera artistica brillante e di una storia d’amore rocambolesca e imprevedibile. Jenny rientra dapprima a Berlino, viaggia attraverso la Spagna e la Francia meridionale, attraversa crisi depressive e momenti di assoluta creatività. In una fase particolarmente difficile della sua vita, la giovane assume una grossa dose di sonniferi; la salva, in extremis, il compagno tedesco. Dalle sue mani, intanto, nascono opere importanti: i rilievi e il crocifisso per la Cappella del Sudario a Moglia, molte Madonne con bambino, diverse maternità. Jenny, che mai avrà dei figli suoi, mostra qui un’attenzione alla donna, al suo corpo, alla sua nudità che pochi altri hanno in questi anni.
to be continued...

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