mercoledì 5 maggio 2010

PRIMAVERA, ESTATE, AUTUNNO, INVERNO… E ANCORA PRIMAVERA

Questo nuovo post, dopo lungo silenzio, è dedicato ad Alessandra Piccoli e alla sua Alchimia d'Arte.

PRIMAVERA, ESTATE, AUTUNNO, INVERNO….
E ANCORA PRIMAVERA

Di Kim Ki-duk

Il male che fai agli altri può colpire anche te: se leghi un sasso a un pesce, a una rana, a un serpente, forse un mattino ti sveglierai con una pietra sulla schiena. La natura funziona davvero come un cerchio. Ed è necessario imparare che nulla ti appartiene per sempre, nemmeno i sentimenti e le parole di quelli che ti amano, e sei costretto ad accettarlo se non vuoi trovarti con un coltello tra le mani e un sasso sul petto ( e nessun maestro potrà mai aiutarti a lasciarlo cadere alle tue spalle). Le stagioni tornano, torna lo stesso bambino dell’inizio del film, con i medesimi divertimenti e lo stesso sorriso. La differenza è che quella donna nell’acqua gelida, la donna che ti lascia suo figlio, diviene per te la donna che hai ucciso, senza volto, con il suo volto. In qualche modo anche lei è riuscita a tornare. Pare che la visione ciclica del tempo sia concezione tipicamente occidentale (Settis), eppure il film e la cultura d’oriente dimostrano che il culto dell’eterno ritorno è davvero patrimonio comune. Ciononostante ogni vita fa da sé; nulla di ciò che si impara, nulla di ciò che si conosce o si ama è definitivo. Non lo è per noi, figurarsi per gli altri! Si ricomincia, da capo ogni volta e si fallisce in certi casi e ci si dà fuoco in mezzo a un lago, con la bocca e gli occhi coperti. E’ difficile diventare maestri. E’ impossibile diventare maestri. L’ultima scalata e poi il Buddha vi guarda dall’alto, vi implora, vi sprona. La tua pietra per il tuo assassinio l’hai portata lassù e la porti però sempre con te…
Ricordi la sepoltura del pesce?
Ricordi come piangesti ritrovando il serpente in una pozza di sangue?
E intanto la primavera torna e poi l’estate, l’autunno, l’inverno
… ed è ancora primavera.

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