Quando nel 1908 torna in Toscana con la sorella Vanessa e il cognato Clive, Virginia Woolf porta con sé “my travelling library”, una biblioteca viaggiante zeppa di classici compatti e leggeri. Il viaggio significa per lei anche lettura, in ogni circostanza. Del resto, quando si reca all’estero Virginia entra in uno stato di vigilanza passiva e lascia che i suoni e le immagini straniere le scorrano nella mente. Si comporta come una balena: l’acqua marina le attraversa la bocca e lei inghiotte tutta quella flora e quella fauna che diventeranno poi alimenti per la sua fantasia e la sua arte. Tornata a casa, arriveranno il momento della digestione e, quindi, della creazione.
Ideato e raccontato da Luana Solla. Per seguire My Travelling Library su Instagram: @my_travelling_library.
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