sabato 4 dicembre 2010

Shoshanna


Questo è stato un anno denso di cinema. Per tante ragioni.
Monicelli innanzitutto. E il suo manifesto di dignità, come lo ha chiamato Ida.
Il lavoro in secondo luogo. Dentro al cinema, dentro allo schermo, dietro allo schermo. Prima del film, ai suo margini, vicino al contorno.
Sfiorare il cinema. Aver voglia di toccarlo. Nella certezza che possa essere “un resistente”, possa essere vendetta anche, come per la Shoshanna di Tarantino.
Il più bell’incendio della storia.

Poi è arrivato Inception.
Lo scrivo e cado dalla sedia. Non so se per passare al livello inferiore o a quello superiore.
“Qual è il parassita più resistente? Un batterio? Un virus? Una tenia intestinale? No, un’idea. Persistente, contagiosa. Una volta che si è impossessata del cervello è quasi impossibile sradicarla. Un’idea pienamente formata, compresa, si avvinghia qui dentro, da qualche parte”
E allora anche il rogo di Shoshanna potrebbe essere accaduto veramente, potrebbe essere in corso ora, da qualche parte.

Il pericolo è sempre quello di smarrirsi. In mezzo alle storie, in mezzo alle immagini, in mezzo ai sogni.
Sono le cose di cui mi sono sempre nutrita quelle di questo elenco. Più del cibo, più dell’acqua, più dell’aria. Ognuno ha chimicamente la sua aria. Le mie molecole vitali son fatte di quelle sostanze lì e questo rende tutto più pericoloso.
Tina lo sa. Per tutte le notti che è stata con me senza Weston.
Il confine è sempre labile, tra vita e morte, tra verità e immaginazione. Più di quanto immaginiamo.

Ma se una cosa è vera come la finzione, è vera o no?
E in realtà importa che sia vera? Importa etichettarla se tanto non credi in Dio?
Quanto è finto un toro di Picasso rispetto a un toro vero? E allora perché mi piace altrettanto? E perché cercarlo e crearlo se la natura ha già creato il suo originale?

La finzione emana bellezza perché cerca le sue verità. O le rivela.
Io inseguo la bellezza.

E se la curiosità è forma pura di insubordinazione, Lolita diventa il fuoco dei suoi lombi. Se no non sarebbe esistita e non avrebbe dato scandalo. Lo-li-ta.

Forse.

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