Se dovessi scegliere una sola delle meraviglie viste oggi, sceglierei questa qui. Che, guarda un po’, si apre in pieno buio. Perché, per farti guardare per davvero la Pietà Rondanini, Robert Wilson spegne radicalmente la luce. E poi la riaccende, piano piano, linea dopo linea, ed eccola qui l’anima di Michelangelo, sulle note dello Stabat Mater di Arvo Pärt. Lei, la madre, lo prende, il figlio, lo tira su. E, così è parso a me, eccolo che risorge. Eccolo che si rifà carne e rosso sangue ed ecco che infine la luce si spegne di nuovo e lui va via e resta il marmo, materia in cui qualcosa è passato, in cui qualcosa è vissuto. Un’esperienza che abiterò ancora a lungo. Con anche una domanda (più futile rispetto a quella della risurrezione, o forse no): da quanto tempo non stavo zitta e buona a guardare, al buio, una singola opera d’arte? Grazie Robert Wilson per riportarmi a vedere le cose. Partendo dal buio.
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