lunedì 11 agosto 2025

Skellig Islands o dell'avere fede

Questa mattina la ragazza polpetta era terrorizzata all’idea. E invece, a dispetto dell’emicrania da ciclo (mia), l’indigestione (del marito), le previsioni imprevedibili (del meteo irlandese), con la fortuna in poppa e la protezione di Santa Brigida ce l’abbiamo fatta. Giornata radiosa, barca Skellig Falcon partita dalla sua caletta (era una settimana che non le concedevano il via libera causa nebbia vento onde pioggia), sbarco col salto da cardiopalma realizzato senza cadere “a mare”, 618 gradini a strapiombo sull’oceano arrampicati (io non mi spiego come e nemmeno le mie vertigini se lo spiegano), angoli del set di Star Wars individuati, insediamento monastico paleocristiano di clochain-che ricordano i nostri nuraghi-raggiunto (e vibra vibra vibra, anche in pieno sole).

E insomma quando a una delle guide ho detto con sicumera: “Dovevano essere molto coraggiosi i monaci del VI secolo per affrontare tutto questo con mezzi del tutto diversi dei nostri di oggi”, lui ha scosso la testa e ha risposto: “No, avevano fede”.












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