venerdì 1 agosto 2025

Dublino, Trinity College

Stanotte dormiremo qui: un’oasi di quiete color cielo del nord.

A onor del vero, stamattina era tutto un fermento (con tanto di matrimonio e cornamuse!), ma ora il Trinity College è rosa pastello e riposa. Siamo rimasti solo noi -viaggiatori che affittiamo per qualche notte le camere degli studenti- assieme ai primi iscritti già tornati per prepararsi agli esami. E sicuramente ai fantasmi dei vari Wilde e Beckett che hanno studiato qui, e pure quello di Joyce (che invece non vi fu ammesso anche se ora tutto parla quasi sempre di lui, o meglio di come lui abbia intriso ogni cosa perché da ogni cosa dublinese si era lasciato intridere).
Al Trinity ci si sente un po’ come per i cortili di Harvard, credo, ma lo sguardo si fa più selvatico e stupefacente. Come i giardini qui intorno. Per farsi dublinese mi sa che questo possa essere un buon inizio (tanto che forse, mentre Ric è già crollato, me ne vado a socializzare con gli studenti nella sala comune che è deliziosa - ma non è vero perché di sicuro bastano poche pagine del Kindle e mi addormento io pure di schianto).





Nessun commento:

Posta un commento