lunedì 5 agosto 2024

I ragazzi del merluzzo

 La spinosa questione dei ragazzi merluzzo.

Qui nel grande nord la fa da padrone il merluzzo.
Merluzzo inseguivano i pescatori dei Rorbuer, merluzzo lavorano le fabbriche e gli esportatori, merluzzo cucinavano e cucinano i ristoranti più o meno vicini al mare, merluzzo fanno essiccare le strutture in legno disposte lungo la via, merluzzo e’ il protagonista della maggioranza dei musei di quassù. La vita dei giovani ragazzi merluzzo non era facile, ovviamente. Mani, corpo e pelle segnati dall’oceano, dal sale e dalla fatica. Spesso stavano lontani da casa mesi interi, come i pescatori che lavoravano per Mr Wolff, uomo oltremisura benestante la cui magione è ora il museo delle Lofoten e vanta un giardino rigogliosissimo di piante perenni, che già nell’Ottocento facevano scorgere da lontano gli attracchi ai pescatori (tralasciamo per ora il fatto che Mr Wolff colleziono’ ripetute bancarotte e la sue storia e’ di quelle, credo, che Walter Benjamin -che quassu è arrivato in nave nel 1930 passando prima da Bergen- avrebbe sicuramente adorato). Comunque, i ragazzi del merluzzo di Wolff (e non solo loro) dividevano il proprio rorbu con altri 11 ragazzi e li’ dentro facevano tutto: dalla pulizia dei pesci alla preparazione del pranzo, dalle risse alle chiacchierate sulle vite di casa, dove mogli, figli, genitori e amanti passavano un quotidiano fatto di allevamento di pecore e galline, coltivazione non facile dell’orto, lavorazione del pesce (naturalmente) e poi chiesa e scuola e riunioni di paese. Una vita uguale per decenni e decenni e quindi non molto dissimile da quella che incontro’ il mercante italiano Pietro Querini che a inizio Quattrocento qui fece naufragio col suo equipaggio. La tempesta ebbe per un po’ la meglio ma poi giunsero gli abitanti di Rost che quel marinaio se lo presero a cuore: lo salvarono e lo ospitarono per un bel po’ di mesi, facendogli conoscere le usanze del nord. Il nostro ripartì in maggio dalle Lofoten e giunse a Venezia in autunno, portando con sé casse e casse di merluzzo essiccato, miracolo di conservazione senza necessità del costosissimo sale.
Lo stoccafisso debuttava (anche) in laguna.
Era il 1432. Il resto è storia.





Nessun commento:

Posta un commento